Alberi via Duodo: per oggi son salvi

Oggi era attesa la mattanza di 17 alberi di via Duodo ma fortunatamente – forse anche per gli articoli usciti oggi sulla stampa locale (con tanto di locandina dedicata al problema a cura della Nuova Venezia) – oggi non s’è visto alcun “boscaiolo” incaricato dalla Veritas (società che cura la manutenzione del verde pubblico).
Stamane alle 10 c’è stato un raduno spontaneo di persone pronte a contestare l’operazione di danneggiamento di uno dei viali più belli dell’isola del Lido. Ho ritenuto utile videoacquisire un commento di Arrigo Battistini, presidente dell’associazione Estuario Nostro.

Chi legge questo articolo si chiederà: ma perché questa mattanza? L’intervento e’ motivato da Veritas con i soliti riferimenti alle decisioni che “colano” dalla piramide burocratica costruita per gestire il verde pubblico. L’intervento si inserisce nel programma di abbattimento di alberature al Lido e Pellestrina “…classificate in classe D secondo il metodo V.T.A. (Visual Tree Assessement-Mattheck & Breoler 1994) secondo il quale gli alberi classificati in classe D sono piante che…devono ascriversi alla categoria statisticamente ad alto rischio di caduta e schianto e pertanto devono essere abbattute e sostituite.

Metodo VTA

Il metodo VTA si svolge in tre fasi:

  1. Controllo visivo dei difetti e della vitalità. Se non si riscontrano segnali preoccupanti, l’esame è terminato. L’indagine visiva viene effettuata considerando l’albero nella sua interezza e prendendo in considerazione la sua morfologia, il suo aspetto fisiologico e le sue caratteristiche biomeccaniche.
  2. Identificazione del difetto. Se vengono riscontrati sintomi di difetti, essi vengono esaminati per mezzo di un’indagine più approfondita (percussione con martello tradizionale, percussione con martello ad impulsi, Resistograph) per stimare la localizzazione del punto debole e la sua espansione assiale.

Il metodo VTA prevede quindi un’analisi più approfondita solo per i soggetti che manifestano uno o più difetti tra quelli sopra elencati.

  1. Dimensionamento dello spessore della parete residua. Se il difetto rilevato è preoccupante deve essere dimensionato per valutare lo spessore residuo della sezione trasversale della parete. Come fattore di sicurezza per alberi con piena vegetazione viene assunto il valore t / R maggiore od uguale a 0,3 (dove t è lo spessore di parete residua sana e R è il raggio del tronco nel punto della misurazione). Se dimensionando il difetto si ha la prova di un’alta probabilità di rottura e l’albero è scarsamente vitale, allora è da sostituire. Se deve essere assolutamente risparmiato, perché è un esemplare raro, carico di storia, allora è possibile ridurre i rischi di danneggiamento con opportuni interventi di tipo manutentivo.

Il presidente della Municipalità Gianni Gusso ha dichiarato alla Nuova Venezia “Insomma, basta proteste: qui si tratta di sicurezza. Sono piante malate o, comunque, non più stabili: Veritas ha studiato e monitorato tutte le 12 mila piante dell’isola, per ognuna ha realizzato una scheda e, di volta in volta, ci invia le comunicazioni degli interventi necessari. Chi siamo noi per contestare le scelte di 4 agronomi e due botanici?”
Io invece mi chiedo con che coraggio si può comunque affidare la verifica a chi di fatto offre il servizio di manutenzione, taglio e sostituzione degli alberi: è come chiedere all’oste se il vino è buono…
Per quale motivo quindi la municipalità non affida direttamente lei la verifica e lei – con l’ausilio di esperti esterni – decide le eventuali rimozioni e sostituzioni? Qui si gioca molto allo scaricabarile, ma la responsabilità è chiaramente di chi delibera e amministra: e se tra il presidente Gusso e il suo delegato all’ambiente (che ha minacciato le dimissioni) non c’è nemmeno uniformità di vedute, e se i cittadini cominciano a far sentire la propria voce… ecco, forse è questo il motivo per cui nessuno ha avuto il coraggio di farsi avanti per tagliare degli alberi che – a mio avviso – rientrano negli alberi che più che l’abbattimento meriterebbero adeguata manutenzione, una manutenzione che a quanto mi risulta è parecchio onerosa e quindi nell’ottica dei tagli, meglio tagliare che curare….

Municipalità Lido di Venezia: esperti in abbattimento alberi

Se c’è una cosa per cui passerà alla storia l’attuale gestione della municipalità del Lido di Venezia (presieduta da Giovanni Gusso, persona che vive nell’assemblea locale da oramai oltre un ventennio), oltre ad opere come i nuovi approdi ACTV (che già vanno sott’acqua) e ponti inutili (un ponte creato a nemmeno 30 metri da un altro) è la maturata esperienza nell’eliminazione degli alberi nell’isola del Lido. Con la motivazione ufficiale di malattia degli alberi, decine e decine di alberi presenti da decenni e che sono entrati a far parte del paesaggio lidense vengono abbattuti per consentire lavori di rifacimento delle strade.
La riviera principale del Lido è atto di questi abbattimenti oramai da anni, con l’abbattimento di decine e decine di alberi.
Oggi invece vengo a sapere che proprio nella via a lato dell’appartamento in cui vivo (Via Duodo), una via dove chiunque passa si ferma ad ammirare gli alberi e a fotografarli, forse il più bel viale del Lido di Venezia, è previsto l’abbattimento di tutti gli alberi – per non si sa bene quale motivazione e neppure con quale criterio.
Ho provato difatti a consultare il sito web ufficiale della Municiapalità nonché di vedere gli avvisi solitamente posizionati nelle fermate degli autobus ma non risulta da nessuna parte questo tipo di intervento. La cosa che lascia inoltre basito è che l’avviso è stato attaccato oggi – sabato 27 dicembre 2008 – con l’indicazione di liberare la strada per l’abbattimento che avverrà lunedì 29 dicembre 2008 alle ore 8.30, come se la municipalità volesse tenere nascosto l’abbattimento sino all’ultimo minuto.

Area di via duodo evidenziata in rosso

Quel che mi chiedo è: sono state valutate tra l’altro le potenziali problematiche dall’abbattimento degli alberi? Molte delle persone che vivono nella zona dopo l’abbattimento degli alberi sul lato della strada principale hanno riscontrato problemi di stabilità degli immobili: al passaggio di bus e/o camion vi sono porte e finestre che tremano… Non faremo mica la fine di Napoli con le voragini che si aprono sotto le strade ed i palazzi, visto che chiunque sa che gli alberi trattengono con le loro radici le strutture del terreno e aiutano tra l’altro il defluire delle corpose acque piovane?