Veneziacamp: anno zero

Si è concluso domenica sera l’evento che a mio avviso (e non solo mio) ha modificato il modo di vedere (e di organizzare) gli eventi dedicati alla rete. Prima della nascita del Veneziacamp gli eventi dedicati al Web si raggruppavano per “gruppi” o “caste”: da una parte si incontravano i blogger, dall’altra gli sviluppatori della tecnologia XYZ, dall’altra i politici che parlavano di innovazione, dall’altra ancora le P.A.
Grazie ad uno sforzo (non indifferente) fatto da tre veneziani che hanno creduto ad un’idea comune, supportata dall’allora vicesindaco (ed ora direttore del Parco Tecnologico di Venezia, il VEGA) Michele Vianello e tecnicamente da Expovenice, si è creato un nuovo format che ha posto per la prima volta assieme i divesi protagonisti della rete sia in campo tecnico, che politico, che economico.
Roberto Scano, Gigi Cogo ed Andrea Casadei
Per comprendere il veneziacamp bisogna comprenderne il programma ed i numeri. Abbiamo avuto personalità di spicco come David Weinberger e Luca de Biase, parlamentari e politici di livello nazionale come Antonio Palmieri e il Presidente del Formez, nonché la presenza del sindaco Massimo Cacciari.
Per tutto il resto basta sfogliare i social network ed i blog dei partecipanti per capire che a Venezia è cambiato qualcosa: si è fatto realmente network e, come dice il buon Gigi Cogo, è stato avviato l’effetto “contaminazione”. Ora è importante che tutti diventiamo contaminatori.

VeneziaCAMP2009: rotta verso l’Arsenale di Venezia

L'entrata dell'Arsenale dipinta da Canaletto, 1732

Agli abitanti della rete:

Cari amici, siamo in troppi !!!
Il lazzaretto vecchio non può rischiare di avere cittadini digitali lasciati fuori della porta, il traguardo che pensavamo impossibile dei 1.000 aderenti è una soglia ormai abbondantemente superata.

D’intesa con il comune trasferiamo il venezia camp 2009 dal fascino del Lazzaretto Vecchio al posto più affascinante della città: l’Arsenale di Venezia.

Gli spazi che diedero luce ai fasti della Serenissima saranno nuovamente officina di innovazione: dalla pece alla rete, dalle galee al web, l’arsenale sarà di nuovo luogo di “navigazione”.

Tornare coi temi dell’innovazione all’arsenale ha oggi anche una grandissima valenza nell’ottica di un possibile diverso rilancio della città, infatti l’Arsenale costituisce una parte molto estesa della città storica e fu il cuore dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo. È legato al periodo più florido della vita della Serenissima: grazie alle imponenti navi qui costruite, Venezia divenne la grande potenza del mediterraneo che tutti conoscono.

L’Arsenale di Venezia si può considerare la prima fabbrica al mondo, dato che rappresenta l’esempio più importante di grande complesso produttivo a struttura accentrata dell’economia preindustriale. Infatti il termine arsenale deriva dall’arabo daras-sina’ah, cioè “casa d’industria”. Il termine, noto ai Veneziani tramite i loro frequenti contatti commerciali con l’Oriente, sarebbe passato al veneziano darzanà, poi corrotto nel tempo nella forma arzanà, citata anche da Dante nella Divina Commedia, quindi, attraverso arzanàl e arsenàl, alla forma finale di arsenàle. (fonte: Wikipedia).

« Quale nell’arzanà de’ Viniziani
bolle l’inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani,
ché navicar non ponno – in quella vece
chi fa suo legno nuovo e chi ristoppa
le coste a quel che più vïaggi fece;
chi ribatte da proda e chi da poppa;
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzeruolo e artimon rintoppa -;
tal, non per foco ma per divin’ arte,
bollia là giuso una pegola spessa,
che ‘nviscava la ripa d’ogne parte. »
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XXI, vv. 7-18)

Date ed orari rimangono invariati. vi aspettiamo il 23, 24 e 25 ottobre 2009 senza limiti di capienza !!!

Il comitato organizzatore: Gianluigi Cogo, Roberto Scano, Andrea Casadei