Consulenze alle PA: la trattazione in commissione

Al Senato il disegno di legge già oggetto di un articolo precedente è in fase di “ottimizzazione”.
Nell’ultima riunione del 29 aprile 2009 tra l’altro vi è stata l’audizione del Ministro Brunetta e ciò ha fatto slittare la discussione degli emendamenti alla seduta successiva.
Sono andato a spulciare un po’ di emendamenti all’art. 15 che riguarda la possibilità di svolgere consulenze in ambito informatico anche a persone non laureate, ed ho trovato quando segue:

  • 15.3 presentato da due Senatori dell’Italia dei Valori (Pardi e Carlino) che, per l’ennesima volta – come già avvenuto alla Camera – richiedono di eliminare il comma b), ossia togliere la possibilità di sistemare parzialmente il famoso articolo di legge incriminato che non consente di poter effettuare consulenze alle P.A. (a qualsiasi livello) se non in possesso di una laurea.
  • 15.4 presentato dal Senatore Vetrella (PdL) che richiede “Al comma 1, lettera b), dopo le parole: «dell’attività informatica» inserire le seguenti: «, a esclusione dei sistemi informatici che richiedano la progettazione, la direzione lavori e il collaudo,»“, ovvero chiede di lasciare alcune tipologie di lavori solamente a laureati (presumibilmente Ing.) ed anche qui non è sempre detto che sia vero. Se parliamo di collaudo ad esempio di siti Web, magari per verificarne il rispetto con delle normative come la 4/2004, ricadiamo sempre al punto di partenza.
  • 15.5 presentato da tre Senatori della Lega Nord (Mauro, Maraventano, Valli) che – intelligentemente – aggiungono “Al comma 1, lettera b), inserire in fine le seguenti parole: «, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore»“.

E torno a dire, ancora una volta: non era più semplice anzichè usare una limitazione del campo informatico, dedicare l’articolo a tutte le professioni non regolamentate? Riporto la proposta redatta dagli avvocati di IWA:

All’art. 46 della Legge 6 agosto 2008, n. 133, che sostituisce il comma 6 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto-legge 4 luglio 2006, n. 233, convertito, con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, e da ultimo dall’articolo 3, comma 76, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nel primo capoverso si aggiungono le parole “delle professioni non regolamentate,” dopo la parola “nel campo”.

Chissà che qualche Senatore se la prenda in carico.

Consulenze alle PA: in arrivo il “service pack”?

cameraict
I lettori di questo blog sono informati del problema, già segnalato anche al Ministro Brunetta tramite video-messaggio, relativo all’impossibilità di poter sottoscrivere contratti di consulenza ad esperti nel campo informatico se non laureati.
Ed è grazie a questo video e ad un commento che ho scoperto la presenza del disegno di legge 1167 risultante dallo stralcio, deliberato dalla Camera dei deputati il 5 agosto 2008, degli articoli 23, 24, 32, da 37 a 39 e da 65 a 67 del DISEGNO DI LEGGE N. 1441 presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze (TREMONTI), dal Ministro dello sviluppo economico (SCAJOLA), dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione (BRUNETTA), dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali (SACCONI), dal Ministro per la semplificazione normativa (CALDEROLI) e dal Ministro della giustizia (ALFANO).
Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati il 28 ottobre 2008, ha come oggetto “Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali”, è ora in discussione al Senato dal 1 aprile 2009 (non è uno scherzo!).
Ciò che interessa è l’art. 15 che recita:

Art. 15.
(Modifiche all’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di collaborazioni autonome nella pubblica amministrazione)

1. All’articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come da ultimo modificato dall’articolo 46, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) le parole: «di contratti d’opera» sono sostituite dalle seguenti: «di contratti di collaborazione di natura occasionale o coordinata e continuativa»;

b) le parole: «o dei mestieri artigianali» sono sostituite dalle seguenti: «, dei mestieri artigianali o dell’attività informatica nonché a supporto dell’attività didattica e di ricerca, per i servizi di orientamento, compreso il collocamento, e di certificazione dei contratti di lavoro di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276».

Analizzando gli atti parlamentari si nota che questo articolo è stato proposto dal Governo ancora nel disegno di legge globale (ossia il disegno di legge 1441) da cui sono stati stralciati una serie di articoli tra cui l’art. 39-bis diventato l’attuale art. 15 del disegno di legge presente al Senato. Il testo è stato discusso il 30 settembre 2008 in nella XI Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato).

Art. 39-bis.
(Modifiche alla disciplina in materia di collaborazioni autonome nella pubblica amministrazione).

1. All’articolo 46, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modifiche:
a) le parole «di contratti d’opera», sono sostituite con le parole: «di contratti di collaborazione di natura occasionale o coordinata e continuativa»;
b) dopo le parole «o dei mestieri artigianali», sono inserite le seguenti parole: «o dell’attività informatica nonché a supporto dell’attività didattica e di ricerca, per i servizi di orientamento, compreso il collocamento, e di certificazione dei contratti di lavoro di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276».
39. 02.Il Governo.

Nella discussione in commissione (resoconto stenografico, pag. 133), due parlamentari gli On. Paladini e Porcino (Italia dei Valori) avevano richiesto di rimuovere tale emendamento ma nella seduta successiva del 1 ottobre, la commissione ha approvato tale modifica anche con pareri favorevoli del relatore e del governo.
Nella votazione alla Camera, il duo Paladini e Porcino (Italia dei Valori) ha ritentato di procedere con l’eliminazione del comma b) dell’art. 39-ter.

PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolo 39-ter e dell’unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l’allegato A – A.C. 1441-quater-A ).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

GIULIANO CAZZOLA, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sull’emendamento Paladini 39-ter.1.

PRESIDENTE. Il Governo?

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento Paladini 39-ter.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 485
Votanti 479
Astenuti 6
Maggioranza 240
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 256).

Prendo atto che il deputato Bianconi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’articolo 39-ter.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 495
Votanti 268
Astenuti 227
Maggioranza 135
Hanno votato sì 263
Hanno votato no 5).

Prendo atto che il deputato Mottola ha segnalato che si è erroneamente astenuto mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole.

Per gli appassionati delle votazioni, è disponibile la scheda contenente tutti i votanti (favorevoli, contrari, astenuti) in formato PDF: il voto è relativo al voto 68. In sintesi, sono risultati contrari solo 5 parlamentari: Biasotti (Popolo della Libertà), De Camillis (Popolo della Libertà), Divella (Popolo della Libertà), Gentiloni Silveri (Partito Democratico) e Pizzolante (Popolo della Libertà). Per la statistica: tre laureati e due diplomati.
Ora la palla è al Senato. Con questo articolo è chiaro che si mette una “pezza” alla normativa per le professioni informatiche: ma per le altre 100 professioni censite dal CNEL? Secondo i legali di IWA, per risolvere il problema a monte era sufficiente modificare la 133/2008 come segue:

All’art. 46 della Legge 6 agosto 2008, n. 133, che sostituisce il comma 6 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto-legge 4 luglio 2006, n. 233, convertito, con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, e da ultimo dall’articolo 3, comma 76, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nel primo capoverso si aggiungono le parole “delle professioni non regolamentate,” dopo la parola “nel campo”.

Ministro Brunetta: la competenza non è solo laurea o albi professionali

Grazie all’occasione offerta da “Confronti PA”, in una giornata in cui ero particolarmente “predisposto” ho lanciato un video-messaggio al Ministro Brunetta il quale sicuramente risponderà come ha già fatto per altre domande.
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Di cosa parliamo? Nella Legge 6 agosto 2008, n. 133) l’art. 46 recita:

Riduzione delle collaborazioni e consulenze nella pubblica amministrazione
1. Il comma 6 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal decreto legge 4 luglio 2006, n. 233, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e da ultimo dall’articolo 3, comma 76, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e’ così sostituito: «6. Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità:
[…]
c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;
d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore.

Quindi in buona sostanza con questo decreto si afferma che:

  • Se sei un professionista non laureato (o un laureato di primo livello) iscritto a un albo o a un ordine professionale puoi effettuare collaborazioni con la PA.
  • Se sei un artista o un artigiano non è richiesta la laurea.

Restano sempre esclusi dalla possibilità di collaborare con la PA:

  • Individui in possesso di una laurea di primo livello ma non iscritti a un albo o a un ordine.
  • Professionisti non laureati e non iscritti a un albo o un ordine.

Una dettagliata analisi è disponibile a cura di Marco Bertoni.
Vi chiedo quindi di registarvi al portale contribuire alla discussione nella pagina del video, magari anche votandolo.

SMAU 2008 (15-18 ottobre 2008)

Anche quest’anno IWA arriva a SMAU 2008 (Fiera Milano City dal 15 al 18 ottobre) come protagonista, con ben 24 seminari tecnici.
IWA sarà presente anche con uno stand in cui saranno presenti rappresentanti dell’associazione (il sottoscritto in primis) per discutere di argomenti tecnici e per far conoscere meglio cos’è IWA e come crescerà nei prossimi anni, fornendo informazioni sui benefici dell’esser socio.
Tra i benefici possiam ricordare la possibilità di esser oratori a SMAU e agli eventi IWA (molti interventi di quest’anno sono di new entry), ottenere benefici/sconti (i soci hanno diritto all’ingresso omaggio a SMAU per 2 persone) e omaggi (ai soci che si presenteranno allo stand sarà fornito un simpatico omaggio).
L’omaggio SMAU 2008 sarà inoltre fornito a tutti i nuovi soci che si iscriveranno dal 15 al 31 ottobre 2008 e questi soci avranno inoltre come beneficio la partecipazione gratuita ad un evento formativo on-line a loro scelta della durata di 3 ore erogato dalla divisione educational di IWA.
IWA inoltre per SMAU 2008 lancerà una nuova iniziativa, che verrà comunicata prossimamente…
Ma non finisce qui… dopo parecchi anni, vista anche l’aria che tira ultimamente nel Web italiano dove sembra basti lanciare premi per assegnare titoli di qualità, ho deciso di riprendere l’attività di divulgazione e quest’anno quindi sarà presente anche un mio seminario, dal titolo provocatorio ma dai contenuti che faranno riflettere i presenti (e non solo).

Come evolverà il Web? Consigli su come non rimanere disoccupati nel giro di pochi anni

Sabato 18 ottobre ore 12.30 – durata: 60 minuti
Il Web evolve giorno per giorno: nuove tecnologie, passaggio da Web 2.0 a Web 3.0… Cosa ci aspetterà nel futuro? Il seminario tratterà una panoramica dell’evoluzione del Web con indicazioni per i professionisti su come “attrezzarsi” per poter governare la propria attività di consulente e sviluppatore nel World Wide Web.
Che dire se non “iscrivetevi!