Rete intasata per un worm stagionato?

…ovvero come eliminare i problemi eliminando i sistemistiincompetenti.

Il 25 gennaio è stato forse il giorno più critico per la rete internet negli ultimi tempi.
Il dubbio che qualcosa non funzionasse mi era balzato agli occhi quando per la prima volta in due anni il mio server su www.intermedia.net non rispondeva… nessuna e-mail funzionava…
Ho provato con altri web sites ed il risultato era lo stesso.

Mi sono fatto un girettino nel newsgroup it.lavoro.professioni.webmaster ed ho notato che stavano nascendo diversi post di cui il più interessante quello del vecchio Claudio Erba di www.spaghettibrain.com:

Forse è questo? Da Bugtraq.

I'm getting massive packet loss to various points on the globe.
I am seeing a lot of these in my tcpdump output on each
host.

02:06:31.017088 150.140.142.17.3047 > 24.193.37.212.ms-sql-m:  udp 376
02:06:31.017244 24.193.37.212 > 150.140.142.17: icmp: 24.193.37.212 udp
port ms-sql-m unreachable [tos 0xc0

It looks like there's a worm affecting MS SQL Server which is
pingflooding addresses at some random sequence.

All admins with access to routers should block port 1434 (ms-sql-m)!

Everyone running MS SQL Server shut it the hell down or make
sure it can't access the internet proper!

I make no guarantees that this information is correct, test it
out for yourself!

A seguito di questo post è arrivato un pronto intervento (meglio di E.R.) del buon Daniele Bochicchio dove nel suo ASPITALIA.COM  ha prontamente illustrato il problema.

Come al solito il problema è dovuto ad una falla software (in questo caso di MS SQL Server 2000) ma ciò che salta agli occhi è che il problema è relativo ad un aggiornamento reso disponibile ancora nel mese di luglio del 2002.

Questo worm invia pacchetti dalla porta 4741 in locale una volta infettatto, verso la porta 1434 di altri server ed in questo modo infetta gli altri server. Le soluzioni, a parte installare la patch del 17 Luglio 2002, riportata nel MS02-039 (ed ora disponibile nel SP3 di MS SQL Server 2000), prevedono la possibilità di bloccare tutto il traffico in uscita proveniente dalla porta 4741. Ovviamente tutti i sistemi senza patch e con firewall aperti hanno subito danni ed hanno contribuito a rendere la rete così instabile.

Una descrizione maggiormente dettagliata ed un tool per la rimozione del worm è disponibile all’indirizzo: http://www.eeye.com/html/Research/Flash/AL20030125.html.

Ora è da chiedersi come migliaia di sistemisti non abbiano applicato una patch per una vulnerabilità così pericolosa e come abbiano di fatto il coraggio di definirsi sistemisti: legalmente hanno causato sia un danno alla propria azienda che in generale alla collettività e, anche se non verranno mai perseguiti per questo, di fatto hanno consentito a molti clienti di valutare la serietà professionale del proprio servizio di hosting e dei relativi sysadmin.

E’ aberrante che dei database administrator e/o dei server administrator non abbiano recepito la pericolosità derivante dalla mancata applicazione della patch e dei relativi avvisi comparsi in liste tecniche come http://www.nextgenss.com/advisories/mssql-udp.txt.

Come al solito poi la negligenza di pochi ricade su molti e di fatto la rete internet è rimasta paralizzata per ore ed ore solo perchè alcuni "professionisti" non hanno applicato delle patch di aggiornamento tra l’altro distribuite gratuitamente.

Per fortuna poi piano piano la rete ha ripreso il suo corso (ringrazio per la pressante telecronaca degna di Bruno Pizzul a cura di Stefania Pizzocaro di www.ewebb.it, e quindi comprendo il suo socio nonchè suo compagno nonchè mio amico) e tutto è tornato com’era… fino al prossimo worm.

E-mail accessibili? Si grazie!

A seguito dell’argomento sul quoting e sulle considerazioni di Carlo Loiodice (moderatore lista UICTECH), possiamo dare qualche consiglio per inviare in modo corretto messaggi di posta elettronica a caselle e-mail, liste di discussione, newsgroup e – perchè no – nei forum.

E’ necessario iniziare a comprendere innanzitutto che in rete ci sono moltissimi utenti con cui dialoghiamo che di fatto non conosciamo e che possono essere utenti che utilizzano tecnologie assistive per la navigazione e per l’interazione con i contenuti del web per cui facciamo attenzione ai punti che seguono:

  1. Utilizzare esclusivamente e-mail in formato testo in quanto non solo gli utenti con disabilità si trovano nello stesso problema di accessibilità presentato dalle pagine web ma anche utenti che utilizzano client di e-mail in formato solo testo avranno difficoltà nella lettura del contenuto del messaggio. Tale modalità risulta poi utile anche contro i nuovi virus Vbscript Jscript che arrivano via e-mail e che con alcuni client si propagano alla sola apertura del messaggio in formato HTML: ricordate che inviando e-mail in formato testo si garantisce la lettura a tutti gli utenti.
    Tale funzionalità è abilitabile ad esempio con Outlook Express dal menu "Strumenti – Opzioni – Invio" e selezionando il formato "testo" per l’invio di messaggi.
  2. Quotare i messaggi ai quali si risponde eliminando la parte di testo non necessaria ed eliminando il fastidioso carattere ">" che crea problemi ad utenti con ausili per non vedenti. Sempre con Outlook Express è possibile rimuovere il carattere togliendo selezionando dallo stesso menu del punto 1 la voce  "imposta testo normale" ed eliminando la selezione dal testo "rientra il testo originale con …".
    E’ necessario poi seguire indicazioni come quelle che sono state proposte in lista OSI, ossia selezionare solamente la parte di testo necessaria a comprendere l’argomento di discussione aggiungendo il nome di colui che ha scritto il testo anteponendolo al testo stesso.
  3. Nel caso si vogliano inserire le "emoticons", ossia le faccine che sorridono, ecc. ecc. è consigliabile non utilizzare lo smile "abbreviato" ma indicarlo per esteso tra parentesi. Ad esempio: "Sono molto felice di ciò (faccina che sorride)"

Questi di fatto sono solo tre piccoli punti ma che, se rispettati, consentono di poter dialogare senza barriere e pertanto vi invito ad utilizzare tale sistema e ad inidicare questa pagina a chi vi contesta l’eventuale mancato utilizzo del carattere ">" (faccina che ride).

Quoting: ovvero botta e risposta

Chi fa uso della posta elettronica sa che il verbo "quotare" in questo ambito non si riferisce né alle corse dei cavalli né alle sessioni della Borsa. Quando qualcuno volesse rispondere a questo mio messaggio, dopo aver digitato il comando "rispondi all’autore" oppure "inoltra", vedrebbe il presente testo apparire nel suo messaggio con ogni riga preceduta da un segno: generalmente questo >.
I più pigri, i più distratti e, perché no, anche i più menefreghisti se ne disinteressano; scrivono quel che devono scrivere, in testa o in coda, e spediscono. Così, nel corso della discussione, il messaggio si allunga a dismisura e anche la ricostruzione della storia può risultare problematica, in quanto il primo messaggio va sempre più in fondo e l’ordine è invertito.
Qualcuno qui in lista ha più volte denunciato la presenza di messaggi di parecchi Kb per dire soltanto: "sono d’accordo".
Ora, se il comunicare la propria adesione è giudicato importante da chi scrive, costui potrebbe limitare il quoting alle sole righe di intestazione:
da…
a…
data…
oggetto…
Poi, posizionato il cursore nella riga successiva, digitare <control+shift+end> e dare un colpettino con <canc>.

Già, ma che significa "quoting" o il corrispondente verbo italiano anglicizzante "quotare"?
Ecco cosa dice il dizionario Hazon Garzanti consultabile online all’indirizzo: http://www.piazzadante.it:
Quote: s. (fam.)
1 citazione / (inform.) – field, campo contenente una dicitura
E’ più chiaro adesso? Una citazione la si fa quando è necessaria per il ragionamento, e una dicitura la si pone quando serve come indicazione. Negli altri casi… cancellare!

Come quotare? Trovare una regola valida universalmente non è in pratica possibile. Si tratterebbe infatti di sapere in che modo il nostro destinatario si troverà meglio.
Poniamo che un mio amico mi scriva per chiedermi delle informazioni. Io ci metto un po’ di tempo per reperirle e quando lui riceve la mia risposta sono passati 15 giorni. Domanda: cosa gli verrà più comodo: trovare in testa al messaggio qualcosa che gli rammenti il problema, oppure leggere subito la risposta che gli interessa? E mica è così facile saperlo a priori! Tuttavia
non è male farsela questa domanda, in modo, eventualmente, da sbagliare per premura anziché per sciatteria…

Comunque, quando si tratta di un breve scambio a due, il problema si pone fino ad un certo punto, anche perché i due interlocutori non tarderanno a comprendere le reciproche esigenze e i reciproci gusti. Ma quando ad interloquire è un gruppo, allora direi che c’è un obiettivo da perseguire e un rischio da scongiurare: l’obiettivo è il successo nella comunicazione; il rischio è l’accumulo indiscriminato di testi reiterati e conseguente spreco di spazio web.
Di qui la raccomandazione: usate il <canc>, riceverete gratitudine…

E veniamo adesso ad un tipo di quoting, praticato soprattutto da chi risponde a quesiti oppure obietta puntualmente alle argomentazioni.

Se qualcuno mi chiede:
1 cosa dice il quinto comandamento;
2 chi è l’autore dei Promessi Sposi;
3 chi dovrebbe allenare la nazionale di calcio…

Io procederò per interpolazione, ossia metterò sotto ogni singola domanda la relativa risposta, sì da farne scaturire un messaggio unico.
E mettiamo che una delle risposte sia sbagliata. Un altro interlocutore si aggiunge, entra nel messaggio e scrive la risposta giusta sotto la domanda e la risposta sbagliata.
Chi ci capirà qualcosa a questo punto? Chi ha chiesto? Chi ha risposto? A chi dovrei rivolgermi io per intervenire su questo o quel punto?
Ricordo che le parti quotate sono sempre precedute da un segno distintivo, il quale però ha un difetto soprattutto per chi non vede: costui infatti o imposterà la sintesi in modo che non dica il segno, e allora non distingue le parti quotate dalle altre; o lo imposta in modo che lo dica, e allora lalettura è davvero fastidiosa.

Un colpo di genio lo ha avuto Roberto Scano, dell’International Webmasters Association, che scrive anche nella ml del gruppo OSI.
Avuta la segnalazione del problema, Roberto ha cominciato a rispondere nel modo seguente.
In testa ad ogni brano, quotato o meno, egli scrive il nome dell’autore di quelle righe.
Esempio.

Pietro
Cosa dice il quinto comandamento?

Paolo
Onora il padre e la madre.

Giovanni
Ehi, Paolo, perché non ti dai una ripassata al catechismo?

Paolo
Scusami Giovanni, è che avevo appena litigato con i miei.

Pietro
E li volevi ammazzare?

Insomma, se avete capito, non è che i nomi li deve mettere tutti uno: ognuno metterà il suo in cima alle frasi che gli appartengono.
Dopo che avremo fatto qualche prova, con l’uso mirato del <canc> e l’etichettatura delle nostre frasi nel quoting per interpolazione, vedrete che leggere risulterà decisamente più piacevole.

Hasta la lista
C

"La caratteristica realmente rivoluzionaria della conoscenza è che può essere fruita anche dal povero e dal debole. Per cui è la fonte di potere più democratica».
(Alvin Toffler, "Powership. La dinamica del potere")