Signori, si chiude! (Google Video)

Ricevo oggi una mail da Google dall’oggetto “rimozione obbligatoria dei contenuti ospitati su Google Video dopo il 13 maggio”.

In sintesi google informa che:

Più avanti nel corso di questo mese, non sarà più possibile riprodurre i contenuti video ospitati su Google Video. Google Video ha smesso di accettare caricamenti a maggio 2009 e ora stiamo per rimuovere i rimanenti contenuti ospitati.
[…]
A partire dal 29 aprile 2011, non sarà più possibile riprodurre i video che sono stati caricati su Google Video. Abbiamo aggiunto il pulsante “Scarica” alla pagina Stato del video in modo da consentirti di scaricare gli eventuali contenuti video che desideri salvare. Se non desideri scaricare i tuoi contenuti, non è necessario alcun intervento da parte tua. La funzione di download verrà disattivata dopo il 13 maggio 2011.

Ti invitiamo a spostare i tuoi contenuti su YouTube, se non l’hai già fatto.

Ebbene, siamo nel 2011: cosa costava a Google implementare una soluzione per importare in Youtube i video precedentemente caricati su google video, visto che gli account sono comunque di google? Eh no e quindi c’è bisogno di “rimboccarsi le maniche” (cit.) ed iniziare a migrare uno ad uno i propri video.

Ecco come scaricare i tuoi video:

  1. Vai alla pagina Stato del video.
  2. Per scaricare un video sul tuo computer, fai clic sul link Scarica video visibile sul lato destro di ogni tuo video nella colonna Azioni.

Una volta scaricato un video, accanto al link Scarica video verrà visualizzata la dicitura “Già scaricato”.

Presumo che con questa operazione non google ma il Web perderà un bel po’ di “memoria storica”, di video che non verranno migrati in YouTube dagli utenti oppure – come nel caso sotto elencato – che non è possibile migrare.

Video per cui non è disponibile la voce "Scarica"

Giornata aperta 2011

Come ogni anno ho accettato con piacere di intervenire alla Giornata aperta sul Web 2011 organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

L’ambiente come sempre è uno dei migliori: vedere e discutere con persone che son state discenti di corsi formativi sull’uso corretto della comunicazione istituzionale nel Web e toccare con mano che quotidianamente si confrontano per trovare le migliori soluzioni (nel rispetto dell’accessibilità) per gestire i contenuti in rete, da la voglia di continuare.

Di seguito il mio intervento. Nella pagina a cura di Fabrizio Rota, è possibile trovare gli altri interventi tra cui quello – molto gradito – dell’amico Ernesto Belisario.


Trenitalia ora si inventa la “ricevuta di credito”

Biglietteria automatizzata regionale

Siamo nell’era dell’Italia digitale, abbiamo decreti come il codice dell’amministrazione digitale che puntano a digitalizzare le procedure informatiche per favorire la fruibilità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Oggi, recandomi ad un convegno in cui dovevo illustrare come la P.A. deve evolvere nella comunicazione e nell’erogazione dei servizi a seguito delle linee guida Brunetta.

Mi reco quindi in stazione e, per evitare la coda in biglietteria, mi servo delle macchinette di bigliettazione regionale. Seguo le istruzioni e acquisto un biglietto di andata/ritorno da Venezia a Padova dal prezzo di euro 5,90. Ho 10 euro e guardando la macchinetta non noto avvisi classici “la macchinetta non da il resto” e pertanto inserisco la banconota da 10 euro.

Noto con stupore che la macchina mi stampa due biglietti: un biglietto andata e ritorno e un altro biglietto che mi lascia basito.

Ricevuta di credito

Si tratta di una “ricevuta di credito”, “rimborsabile presso tutte le biglietterie di trenitalia”. Siamo quindi all’incredibile: senza avvisare l’utente, Trenitalia si trattiene le banconote inserite senza darti del resto in contanti ma fornendoti una ricevuta che si potrà riscattare esclusivamente recandosi alla biglietteria, la medesima biglietteria a cui non son andato per evitare la coda.

Siamo quindi ad un loop perverso in cui Trenitalia installa delle biglietterie automatizzate per decongestionare il traffico di utenza alle biglietterie per viaggi “low cost” (ossia le tratte regionali) ma – chissà per quale perverso meccanismo – le biglietterie automatizzate sono state progettate per non restituire contanti ma buoni ritirabili solo in biglietteria, questo senza avvisare preventivamente l’utente. Immaginiamoci se in tasca avevo solamente una banconota da 50 euro ed in orario in cui le biglietterie son chiuse: mi sarei ritrovato a viaggiare senza soldi in tasca, grazie a questo ennesimo disservizio di trenitalia. Il dubbio che sorge è: se queste macchinette vengono utilizzate dai turisti per i viaggi brevi, o comunque il resto non restituito è esiguo, quanto ci guadagna trenitalia dal mancato ritiro di queste ricevute di credito?

Square: ora si fa sul serio


Vi ricordate il prodotto Square di cui ho fatto un articolo il 1 dicembre 2009?

Accettare carte di credito immediatamente, senza canoni mensili, senza commissioni, il tutto in meno di 10 secondi. Ma anche pagare on line o direttamente in negozio, con il negoziante che può verificare la tua fotografia e quindi constatare che sei tu l’effettivo possessore della carta di credito.

Da oggi è possibile aprire gli account, anche se il servizio è limitato al mercato americano. Arriverà presto nel nostro paese?

Compleanno con sorpresa… editoriale

Il 5 Febbraio (data in cui il sottoscritto raggiungerà la maggiore età) alle ore 18.00, assieme a Gigi Cogo e con il coordinamento di Gino Tocchetti presso la libreria Mondadori, Edicolè, Via S. Francesco 19 – Padova:
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saranno presentati le opere editoriali:

Accorrete numerosi!