CAPTCHA: è giunta la sua fine?

Leggendo una serie di articoli sembra che con qualche script sia possibile “craccare” i tanto utilizzati CAPTCHA:

Questo depone a favore di chi considera tale soluzione inadatta per eliminare lo spam, a favore quindi di altre soluzioni (come askmet o similari) più “intelligenti” rispetto al semplice riconoscimento ottico (o acustico) di un contenuto.

CAPTCHA e WCAG 2.0

Il problema dei CAPTCHA è talmente diffuso che nelle nuove linee guida di accessibilità dei contenuti per il Web (WCAG 2.0) si è dedicata parte di un criterio di successo e delle tecniche specifiche.

Criterio di successo 1.1.1

1.1.1. Contenuti non testuali. Tutti i contenuti non testuali hanno una versione alternativa testuale che presenta le medesime informazioni, ad eccezione delle seguenti situazioni (Livello A):

  • Controlli, input. Se un controllo accetta l’interazione con l’utente, deve possedere un nome che ne descriva lo scopo (per ulteriori requisiti, vedasi linea guida 4.1).
  • Media sincronizzati. Se si tratta di contenuti multimediali sincronizzati, i testi alternativi devono quantomeno fornire una descrizione identificativa dell’oggetto non testuale. (per ulteriori requisiti, vedasi linea guida 1.2).
  • Test. Se un contenuto non testuale è un test o un esercitazione che necessita di essere rappresentata in forma non testuale, i testi alternativi devono quantomeno fornire una descrizione identificativa dell’oggetto non testuale.
  • Esperienze sensoriali. Se lo scopo del contenuto non testuale è di fornire esperienze sensoriali, i testi alternativi devono quantomeno fornire una descrizione identificativa dell’oggetto non testuale.
  • CAPTCHA. Se è necessario confermare che un contenuto è stato letto da una persona anziché da un computer, è necessario fornire un testo alternativo che indichi la funzionalità dell’oggetto e delle versioni alternative al CAPTCHA utilizzando modelli di rappresentazione per differenti sensi per soddisfare le diverse disabilità.
  • strong>Decorazioni, formattazioni, contenuti invisibili. Se il contenuto non testuale è puramente decorativo, utilizzato solamente per la formattazione visiva oppure non è visibile all’utente allora deve essere implementato in modo da consentire alle tecnologie assistive di ignorarlo.

    Le WCAG 2.0 prevedono per questo criterio di successo una serie di tecniche sufficienti relative ad un caso specifico:

    Situazione E: Se il contenuto non testuale è un CAPTCHA:

    • G143: Fornire un’alternativa testuale che descriva lo scopo del CAPTCHA E G144: Accertarsi che la pagina Web contenga un ulteriore CAPTCHA che serva al medesimo scopo utilizzando una diversa modalità.