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Roberto Scano > Articoli > Lista di controllo dei 22 requisiti Legge 4/2004

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10

giugno

2008

Lista di controllo dei 22 requisiti Legge 4/2004

L’idea della lista di controllo per i 22 requisiti è nata durante uno dei tanti corsi sull’accessibilità: dopo aver assegnato alle studentesse del corso “The Woman in Tech” l’analisi di alcune home page di siti delle pubbliche amminstrazioni, mi sono reso conto che serviva qualcosa di pratico per consentirgli di verificare i requisiti senza dover ricordarseli a memoria e/o senza dover sfogliare il mio corposo manuale in materia.

Per tale motivo ho predisposto un PDF contenente una rapida lista di controllo dei 22 requisiti (checklist) formata da una pagina A4.

Si accettano consigli per l’ottimizzazione. Il passo successivo sarà la creazione di una vera e propria checklist, con una struttura del tutto similare a quanto prodotto per le ATAG 2.0.

Il giorno 11 giugno 2008 il documento pdf è stato aggiornato: come ha fatto giustamente notare Steven Sintini del CNIPA, nel requisito 19 mancava il controllo relativo alla presenza di funzionalità per saltare i blocchi di contenuti.

Commenti

Dario

18 Luglio 2008 in 13:22

Gent.mo Roberto, Ho letto il tuo articolo "L'accessibilità nel web rischia di implodere" e colgo l'occasione di risponderti su questo post. Come sempre, in Italia, le cose semplici vengono complicate fino all'esasperazione da un approccio burocratico "leguleio" e asfissiante dimenticandosi la sostanza. E, quindi, anche per l'accessibilità l'implosione è un destino segnato. Ti parlo da docente che ha fatto dei seminari in giro per il piemonte sull'accessibilità e che conosce molto bene la realtà delle scuole. L'idea che mi sono fatto è che la nobile causa dell'accessibiltà è finita in mano a fanatici del codice html che, anzichè, preoccuparsi di individuare e promuovere le migliori soluzioni tecniche hanno vomitato tutto il loro poco sapere sui webmaster ignari e sprovveduti. E che dire di quei super fanatici che hanno preso la palla al balzo per fare la loro guerra personale contro internet explorer? Pensa che, inizialmente, gli ho pure creduto per poi scoprire che internet explorer era il più usato dai non vedenti perchè aveva le API adatte agli screen reader (parlo del 2004). Ad aggravare la situazione l'estensione dei doveri della PA a tutto il comparto scuola, da sempre seguito da semplici volontari e mai da professionisti del web. Così come sono state fatte le severissime indicazioni un maestro che fa fare nelle scuole primarie un ipertesto in html (quindi un pioniere e un eroe) dovrebbe preoccuparsi di renderlo pure accessibile per poterlo pubblicare. Tu che sei il massimo esperto ci riusciresti? con dei bambini di 8 anni? E poi l'ultimo delirio tecnologico sull'eLearning! Intanto le piattaforme eLearning sono quelle che sono non è che le sviluppiamo a scuola ma le usiamo già fatte. E poi tutti questi docenti che sviluppano learning object dove sono? Non ci sono! Chi sviluppa contenuti didattici di solito li vende alle case editrici che ne fanno un bel libro (del tutto inaccessibile) Dal momento che, per l'accessibilità non si stanzia neanche un eurocent, mi chiedo perchè un docente anzichè scrivere il suo bel libro con word e farselo stampare dovrebbe caricare contenuti on-line aggratis stando pure attento ai problemi inaccessibili dell'accessibilità. Meglio un bel PDF! Concludo entrando nel merito del codice HTML: la tragedia è che alla fine dei problemi fisici, dei dispositivi hardware, dei software, degli screen reader non frega niente a nessuno si parla sempre e solo di HTML come se i diversamente abili non usassero altro che il browser (niente mp3, niente excel, niente posta elettronica, niente messenger, niente word, niente giochi, niente acrobat, ecc...) Le specifiche iniziali del codice HTML prevedevano un concetto chiaro e illuminato: I TAG non riconosciuti vengono semplicemente ignorati!!! questo ha consentito all'html di includere nuovi tag senza bloccare i browser obsoleti e consente tuttora agli screen reader di leggere il testo senza preoccuparsi della formattazione. La verità, dura da digerire, è che il tag XHTML e altri codicilli lo screen reader manco li guarda!!! In alcuni casi ho perfino trovato degli esperti "validatori" che anzichè leggere le pagine con le barre della accessibilità guardavano solo il codice HTML. Come se le persone anzichè navigare, cliccare, chattare, mandare email con un browser andassero a vedere solo il codice...matti!!! Concludo dicendo che, con la complicazione attuale di codici, non è più ragionevole continuare scrivere codice a mano e che i computer sono fatti apposta per trattare le informazioni. Anzichè farci perdere tempo sull'html bastava applicare il bollino ai software in grado di generare codice html conforme allo standard e tutto si risolveva subito. Niente di nuovo: da anni ormai i programmatori non sviluppano più in linguaggio macchina ma in un linguaggio più evoluto e il resto lo fanno i compilatori. Quindi ben venga l'implosione, dalle ceneri sicuramente nascerà qualcosa di più sensato. Ciao, Dario Zuc

Luca Zingone

24 Luglio 2008 in 10:36

Salve, vorrei capire una cosa: i siti web della P.A. come ad esempio il nuovissimo sito del Ministero Economia e Finanze (www.mef.gov.it) non dovrebbero essere accessibili ai sensi della legge Stanca? Alla loro pagina relativa (http://www.mef.gov.it/ministero/di-piu-mef/accessibilita.asp) si evince, un po' sottotraccia, che il sito non è accessibile e non è stato pubblicato alcun rapporto di accessibilità. Possono richiedere il bollino CNIPA se le pagine non sono DTD Strict?Il CSS ha dei bachi. Secondo me hanno fatto un grosso errore a far uscire tale sito senza essere certificato pienamente accessibile. Non so se sia usabile e poi le info all'interno delle pagine si ripetono spesso, questo può disturbare l'utente. La scelta dei colori poi, non la capisco. Alla pagina del disclaimer (http://www.mef.gov.it/note/) citano di aver utilizzato prodotti opensource, specialmente multiflex. Ma il sito sembra Multiflex: http://www.1234.info/webtemplates/multiflex5/demo/ stesso menù ,stesse icone , stesse voci...tutto questo è normale? Saluti. Luca

Roberto Scano

24 Luglio 2008 in 23:28

Ciao Luca, ho segnalato la cosa in lista webaccessibile. Chiaramente il sito ha l'obbligo di essere conforme ai 22 requisiti... Ora devono richiedere il bollino e dichiarare la conformità... vedremo!

Roberto Scano

24 Luglio 2008 in 23:29

Ciao Dario, sottoscrivo tutto!

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