Carnevale all’acqua minerale

a carnevale ogni scherzo vale: ma lo scherzo dov’è?

Domenica 9 febbraio, giornata soleggiata qui a Venezia. Dopo aver inserito nel mio blog alcuni pensieri relativi al sito internet del Carnevale di Venezia, da appassionato dell’argomento ho deciso di approfondire la lettura del programma di quest’anno.

Come già si sa, il carnevale di quest’anno ha per la prima volta un direttore artistico: Felice Laudadio che, nella conferenza stampa a cui ho partecipato ha chiaramente dimostrato il suo amore per Venezia sin da bambino, raccontando alcuni aneddoti come la sua fuga dalla Puglia  a Venezia in treno all’età di dieci anni. Volevo mettere un link al sito ufficiale del direttore artistico ma cercando in google non ho trovato nulla se non una citazione all’interno del sito ufficiale della Fondazione Federico Fellini, nel quale è indicato che Felice Laudadio ricopre l’incarico di VicePresidente della Fondazione Federico Fellini (il cui presidente è Woody Allen): questo fatto mi ha leggermente stupito in quanto il tema di quest’anno del Carnevale di Venezia è dedicato a Federico Fellini con titolo "mascherarsi per smascherare" ma soprattutto che nelle motivazioni della scelta dell’argomento in conferenza stampa non è stato indicato tale prestigioso incarico che poteva se non altro incrementare il valore dell’iniziativa. Si nota inoltre la somiglianza tra il logo della fondazione che raffigura Fellini visto da Ettore Scola e parte del logo del manifesto del carnevale che idealmente può collegare visivamente le due iniziative.

Sollevato da tale dimostrazione di affetto per Venezia, seguendo oramai dal 1998 i programmi ufficiali del Carnevale di Venezia e volendo comprendere meglio il collegamento Fellini – Venezia (Fellini è di Rimini, pur avendo girato film come Casanova ed altri film oramai storici con mascheramenti vari), ho deciso di leggermi con calma il contenuto della cartella stampa che tra l’altro conteneva il programma del Carnevale 2003, corposo di ben oltre 40 pagine di testo.

Partendo dal Comunicato Stampa, vengono subito messe le mani avanti, indicando che il programma che si voleva maestoso, "ha tuttavia dovuto subire tutta una serie di tagli e riduzioni in ragione della crescente penuria di mezzi finanziari, dovuta alla difficile situazione economica italiana e internazionale".

Solitamente il Carnevale si apriva oltre con la tradizionale Festa delle Marie anche con  la Festa del Gentil Foresto: quest’anno invece si apre con un concerto serale di Vinicio Capossela, cantautore fresco di un nuovo album, che si terrà in Piazza San Marco. Altri eventi ameni al carnevale di Venezia sono degli spettacoli – sempre in Piazza – di Marco Paolini ("Parlamento Chimico"), Sabina Guzzanti ("Giuro di dire la varietà") e Paolo Rossi ("Il signor Rossi e la Costituzione"), dimenticando comici veneziani come il buon Lino Toffolo che rappresenta il vero spirito comico Veneziano.

Passando agli eventi "storici" anche quest’anno si svolgerà  il Volo dell’Angelo, con regia di Alessandro Bressanello, avrà come Angelo una veneziana doc: la campionessa mondiale di Scherma Frida Scarpa che scenderà dal Campanile di San Marco sino alla Piazza legata ad un cavo.

Il documento di presentazione del programma del Carnevale ha attirato la mia attenzione su questa frase:  il programma occupa quasi 50 pagine dattiloscritte fra gli eventi della "Felliniana" e quelli dei Carnevali dei Quartieri e dei Teatri", escludendo da tale elenco sia le realtà no profit che organizzano eventi oramai da molti anni sia le realtà che organizzano eventi nei palazzi. Sfogliando il programma giorno per giorno si ha la conferma a quanto suddetto in quanto alcune iniziative storiche del carnevale sono state di fatto rimosse dal programma ufficiale: gli eventi della Compagnia de Calza "I Antichi", tra cui il conoscitissimo Festival della Poesia Erotica giunto all’undicesima edizione dove chiunque può esibirsi nella creazione di poesie erotiche. Manca inoltre il programma il festival della Canzone Veneziana (Premio Leon d’Oro) dell’Associazione Mario del Monaco, forse due tra gli eventi più rappresentativi della cultura veneziana.

Oltre a questi eventi sono stati totalmente rimossi dal programma del Carnevale altri eventi caratteristici – ma a pagamento – come i balli nei palazzi: balli "storici" per il Carnevale come il Ballo del Doge e il Ballo Tiepolo non compaiono più nel calendario ufficiale degli eventi eliminando quindi il potenziale interesse da parte di visitatori stranieri a favore di eventi prettamente dedicati ad un una fetta del pubblico italiano che apprezza taluni artisti comici.

All’interno del portale guestinvenice.com – non essendo un sito ufficiale del Carnevale ma una guida indipendente internazionalmente presente dal 1998 – la sezione del Carnevale quindi riporta esclusivamente eventi che come veneziano ritengo siano adatti a chi vuol conoscere lo spirito del vero carnevale di Venezia, legato alle ambientazioni notturne di Venezia, ai mascheramenti con semplici bauta e tricorno, alle notti di trasgressione e tutto ciò che fa da contorno al Carnevale così come è e sempre sarà a Venezia.

Oramai si sentono gli americani in gondola cantare "O sole mio" (per chi non lo sapesse, tipica canzone napoletana), vengono effettuati concerti esclusivamente di musica "etnica" e, dolcis in fundo, il "cocktail" ufficiale del Carnevale non è più – come tradizione vuole – una bibita alcolica ma un’acqua minerale che quest’anno sponsorizza l’evento.

Che dire… vorrei proprio vedere se qualcuno, ad esempio a Rio de Janeiro, proponesse per il carnevale la vestizione delle ballerine di Samba oppure eliminasse le canzoni brasiliane in favore di più note e conosciute canzoni pop americane…