Calatrava: spunta il certificato di collaudo

Dalla Nuova Venezia del 2 marzo 2009.

VENEZIA. L’ingegner Enzo Siviero ha firmato il certificato di collaudo del Ponte della Costituzione: opera che resterà, comunque, per anni sotto regolare e continuo monitoraggio.
«E’ tutto in regola, come da certificazione già firmata a suo tempo», assicura il docente IuaV, ordinario di Costruzione di ponti e collaudatore dell’arco ribassato firmato da Santiago Calatrava, «ma è del tutto evidente che si tratta di un’opera-prototipo da seguire con particolare attenzione: l’abbiamo sempre detto, è previsto un protocollo di monitoraggio e relativi controlli, per verificare che la geometria del ponte non si modifichi nel tempo. Comunque, tutto a posto: manca solo il certificato di collaudo tecnico-amministrativo, ma si tratta di un atto puramente formale».
Così l’ingegner Siviero commenta la relazione dell’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici, che ha invece duramente criticato – inviando gli atti a Procura e Corte dei Conti – la gestione dell’opera da parte del Comune di Venezia. I costi per il ponte di Calatrava sono levitati e sul conto finale pende anche una causa civile da 8 milioni di euro intentata dall’impresa appaltatrice Cignoni contro il Comune, disposto a riconoscere solo 2,5 milioni di euro di conguaglio, contestando per il resto i ritardi all’impresa stessa. L’Autorità stigmatizza anche l’apertura del ponte in assenza di monitoraggio e di certificato di collaudo.
Intanto, procedono con tempi più lunghi del previsto anche i lavori di allestimento dell’ovovia per i portatori di handicap, chiamata a sopperire alla mancanza di servoscala sul ponte, attualmente impraticabile ai disabili: l’«ovetto» sarà pronto entro fine marzo, ha assicurato l’assessora Mara Rumiz negli ultimi incontri con i consiglieri comunali. Poi, però, ci vorranno i tempi del collaudo dell’ascensore: non modificherà l’assetto e la tenuta dell’intero ponte?
«No, perché durante le prove dinamiche di carico», spiega ancora Siviero, «abbiamo tenuto conto di questi carichi e la reale entrata in servizio sarà ininfluente. Nell’ambito del monitoraggio sono comunque previste nuove prove dinamiche: questa è un’opera da seguire particolarmente data la geometria, ma sono operazioni di controllo che andrebbero fatte su ogni ponte per mantenerne il coefficente di sicurezza».