Marzo 2009: Il Web compie 20 anni

Nel mese di marzo di 20 anni fa (1989), Tim Berners-Lee, al CERN, fornì al suo supervisore Mike Sendall un documento dal titolo: “Information Management : a Proposal“, documento annotato dal supervisore come “vague but exciting”.
il documento originale
Per chi vuole approfondire:

Il 13 marzo dalle 14.30 alle 17.30 presso il Globe di Ginevra e sarà possibile seguirlo tramite Webcast direttamente dal sito del CERN.

SMAU 2009 a Brescia. Accessibilità: siamo pronti all’evoluzione della normativa?

Segnalo il mio intervento all’interno del gruppo di seminari presentati da IWA, che si terrà a Brescia il 25 marzo 2009 alle ore 10.00.

Fonte: SMAU 2009: edizione Brescia

11 dicembre 2008. In questa data sono state pubblicate le nuove linee guida per l’accessibilità dei contenuti del Web (WCAG 2.0), un nuovo riferimento auspicato anche dalla comunità europea. La normativa italiana (legge 4/2004) prevede in questi casi la possibilità di aggiornamento dei requisiti tecnici.

Nel seminario verrà analizzata l’attuale situazione e verranno fornite anticipazioni sulle possibili ripercussioni dell’adeguamento dei requisiti rispetto alle WCAG 2.0.

Target: il seminario è indirizzato sia a responsabili di P.A. che desiderano utilizzare nuove soluzioni Web di tipo collaborativo (“Web 2.0”) che ai responsabili di aziende che desiderano prepararsi a rispondere alle esigenze di innovazione nelle pubbliche amministrazioni. Analisi di alcuni aspetti della normativa di riferimento in tema di web presence aziendale in internet, in particolare in relazione ai nomi a dominio, alla reputazione online, alla concorrenza ed alla pubblicità. Commento a casi aziendali e giurisprudenziali.

Venice Connected: eppur si muove…

Di Venice Connected ne ho sentito parlare la prima volta ad un convegno organizzato da IWA a Venezia nel dicembre 2007.
Tavolo relatori convegno IWA
In quell’occasione il vicesindaco del comune di Venezia Michele Vianello illustrò la prima fase di Venice Connected dal titolo “Venice Connected. Wi-fi e banda larga su Venezia, Mestre e isole“, ovvero la creazione dei “binari” su cui far nascere l’innovazione Web nella città di Venezia.
Da tale occasione il progetto di “Venezia 2.0” è cresciuto quotidianamente con nuove iniziative pionieristiche ma accurate, grazie sia all’azzeccata voglia di innovazione verso le tecnologie Web (in particolare legate al Web collaborativo, meglio conosciuto come Web 2.0) che della volontà di garantire la trasparenza amministrativa (di cui il progetto Iris è solo uno degli esempi ideati ed attuati da Michele Vianello).
L’innovazione “2.0”, specialmente all’interno delle pubbliche amministrazioni, non è una cosa così semplice come si crede. E parlo della vera “innovazione 2.0”, con nascita di applicazioni Web collaborative e con l’uso intelligente delle API di applicazioni come twitter, facebook, flickr, dopplr e non – come purtroppo mi è capitato di vedere in altre situazioni – investimenti di decine di migliaia di euro per realizzare cloni di youtube o similari.
La sfida veneziana, secondo me, ora si basa su un concetto cardine per l’anno 2009: l’innovazione. La piattaforma di connettività è oramai (quasi) disponibile, esiste un sito per la prenotazione dei servizi pubblici che consente ai turisti di poter prenotare anticipatamente servizi pubblici con delle scontistiche, i cittadini possono segnalare problemi nel territorio e possono accedere alla consultazione di banche dati prima considerate “segreto di stato” (posti barca e plateatici, tanto per intenderci).
Grazie all’innovazione e, a mio avviso, al contributo di persone skillate in nuove tecnologie si potrà usare questo sistema per sperimentare nuove soluzioni clonabili in altre città.
In questi giorni il progetto è stato presentato al Bit di Milano, con ampio consenso, ed ancora una volta Venezia si ritrova ad essere “osservata speciale”, un laboratorio, una fucina in cui si forgiano nuove idee e – soprattutto – nuove realizzazioni.
Ciò che meraviglia è come sia stato possibile far maturare un’amministrazione pubblica verso il concetto di web collaborativo, ma questa battaglia sembra stia andando a buon fine. E Michele Vianello sta girando il paese (e non solo) per dire: tutto ciò è possibile, basta crederci ed aggiornare non solo le tecnologie ma soprattutto le mentalità operative all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Come direbbero in un vecchio film, Michele che la forza sia con te 🙂
Michele Vianello versione Star Wars

Il Dalai Lama a Venezia

Ricevo e pubblico volentieri una nota del Comitato d’Onore per l’Accoglienza di SS il Dalai Lama a firma di Michele Bortoluzzi.

Con il Dalai Lama la storia torna a Venezia

Il Dalai Lama sarà a Venezia il 9 e 10 febbraio. Ci sarà perché il destino ha deciso di far incrociare nuovamente la storia di due mondi solo apparentemente lontani, quasi ottocento anni dopo . Non ci sono meriti: c’è il fatto nudo, gravido solo dello straordinario significato che riveste.
C’è la cittadinanza onoraria e c’è la bandiera del Veneto. C’è il riconoscimento dell’indipendenza che Marco Polo certificò con la sua caparbia curiosità.
C’è quella straordinaria sensazione di pace ,quasi magica, che aleggia tra i canali e si intuisce nei discorsi dei veneziani che attendono il XIV Dalai Lama come se questa visita fosse l’inizio di un cambiamento per questa città. C’è quel senso di unità, che è così difficile da cogliere – normalmente . in una società quanto mai divisa.
Noi siamo felici di aver partecipato al cambiamento, e vorremmo poter trasmettere l’auspicio che si possa cogliere questa occasione per fare un passo avanti. Tutti, senza destra ne’ sinistra, per una volta.
Vorrei dire che aspettare il Dalai Lama non significa essere contro qualcun altro. Dobbiamo lottare per un ideale che non può non essere condiviso: il rispetto della libertà e dei diritti umani .Per questo diciamo che il nostro sogno e’ un Tibet indipendente in una Cina più Libera.
Questo e’ il messaggio che vorremmo far arrivare dall’altra parte dell’Oceano , depurato dalle pur comprensibili debolezze di qualcuno per i timori di generiche ritorsioni.
Noi ospitiamo il Dalai Lama perché e’ un uomo di pace, una guida spirituale ma anche perché il suo ragionamento politico e’ sempre ricco di buon senso ed equilibrio. Non abbiamo e non avremo paura di sostenere chi rappresenta la Pace nel mondo e chi ha richieste e posizioni equilibrate. Può essere che questo abbia un costo, magari momentaneo, ma ritengo che tale costo sia, in ogni caso, molto minore per Venezia dell’abdicare al ruolo che la storia le ha ritagliato, come crocevia di culture, diritti, libertà. Benvenuto a Venezia, Sua Santità.